
Lesley Lokko e Marina Tabassum: icone dell’architettura tra i 100 più influenti del 2024 secondo Time
Nella lista annuale dei 100 personaggi più influenti di Time Magazine, accanto a leader mondiali, artisti e star dello sport, spiccano quest’anno due nomi dell’architettura: Lesley Lokko e Marina Tabassum.
Riconosciuta come una “forza della natura”, Lokko è inclusa nella sezione dei pionieri, mentre Tabassum, definita come un’architetto che “cura le sue creazioni”, è presente nella sezione degli innovatori.
Lesley Lokko: La Forza che Trasforma il Mondo dell’Architettura
Lokko, architetto ghanese-scozzese, ha curato la Biennale di Architettura di Venezia dell’anno scorso e ha recentemente vinto la Royal Gold Medal del RIBA. La regista americana Ava DuVernay, che ha scritto la sua citazione, ha dichiarato di essere stata “abbagliata dalla sua brillantezza e concentrazione” quando ha incontrato l’architetto.
“La sua straordinaria traiettoria svuota il vecchio mondo che ha mantenuto una prospettiva dominante nell’architettura”, ha scritto DuVernay. “Ora, sentiamo la sua voce. Lesley crea nuovi paesaggi per immaginare l’accesso, l’impatto, la visione e i futuri vibranti. La sua presenza nel mondo dell’architettura è la base su cui fioriranno nuove prospettive e passioni. È davvero una forza della natura. Una forza per il cambiamento. Una forza per il bene.”
Marina Tabassum: Custode delle Culture Locali e dei Valori Globali
Tabassum, architetto bangladese, recentemente insignita della Medaglia Soane per l’architettura, è stata elogiata per la sua attitudine altruistica verso il suo lavoro.
“L’altruismo non è tipicamente un termine attribuito agli architetti premiati – una professione dove la firma personale è diventata un aggettivo comune”, ha scritto Sarah Whiting, preside della Harvard Graduate School of Design, nella sua citazione. “Ha sviluppato una pratica e un modo di essere che prioritizza le culture e i valori locali, così come i pericoli affrontati dal nostro pianeta condiviso.”
Un Impegno Versatile e Globale
Tabassum è stata riconosciuta per la sua Moschea Bait Ur Rouf a Dhaka, uno dei vincitori del Premio Aga Khan, così come per il suo lavoro nello sviluppo di case prefabbricate mobili.
“Mentre pratica a livello locale, insegna, tiene conferenze e viene riconosciuta a livello internazionale, modellando l’architettura non come una firma individuale ma come un esperanto collettivo”, ha scritto Whiting.