Back

Bvlgari Serpenti: gran finale a Pechino

Condividi

Bvlgari ha scelto Pechino per il gran finale della sua spettacolare mostra itinerante Serpenti Factory. Dopo due anni di celebrazioni globali, che hanno attraversato le principali città del mondo, la collezione Serpenti raggiunge la sua tappa conclusiva nella futuristica Genesis Art Gallery, un’opera dell’architetto giapponese Tadao Ando. Questo tempio di design diventa il palcoscenico perfetto per l’esposizione Serpenti Infinite Tales, un percorso creativo che rende omaggio all’iconico simbolo del serpente, sinonimo di trasformazione e bellezza senza tempo.

La scelta della Genesis Art Gallery di Pechino non è casuale. Situata accanto al Bvlgari Hotel, nel cuore del quartiere delle ambasciate della capitale cinese, questa struttura architettonica si distingue per la sua estetica visionaria. Progettata da Tadao Ando, noto come “l’architetto della luce”, la galleria rappresenta un perfetto connubio tra design contemporaneo e tradizione orientale. Caratterizzata dall’uso del cemento liscio e dalla particolare gestione della luce naturale, la Genesis Art Gallery offre uno spazio dove l’arte e l’architettura si fondono in un’esperienza emotiva. Per la prima volta, questo luogo d’avanguardia apre le sue porte a una maison del lusso come Bvlgari, accogliendo la più grande Serpenti Factory mai realizzata. La più grande esposizione itinerante di Bvlgari si conclude nella prestigiosa Genesis Art Gallery di Pechino, progettata dall’architetto Tadao Ando.

Il simbolo dei serpenti: una storia senza fine

Il serpente, emblema di trasformazione e rinascita, ha accompagnato la storia di Bvlgari per oltre 75 anni. La collezione Serpenti, introdotta nel 1948 con i primi orologi-gioiello avvolgibili, è diventata un simbolo dell’alta gioielleria e dell’innovazione. Da allora, ha attraversato decenni di evoluzioni, mantenendo sempre intatta la sua anima iconica. Oggi, Bvlgari continua a esplorare nuove dimensioni creative, celebrando la forza mistica del serpente attraverso opere d’arte uniche e preziosi capolavori.

La mostra Serpenti Infinite Tales raccoglie il meglio delle tappe precedenti, esponendo una selezione di 18 opere d’arte ispirate al serpente. Queste creazioni, firmate da artisti contemporanei provenienti da tutto il mondo, dialogano con il passato e il presente, offrendo al pubblico cinese una visione poliedrica del simbolo Serpenti. Tra le opere esposte, spiccano anche installazioni inedite, realizzate appositamente per la tappa di Pechino.

Un percorso artistico Bulgari in 5 capitoli

La mostra si articola in cinque capitoli tematici che esplorano l’evoluzione del serpente nel tempo e nello spazio. Il primo capitolo, La Leggenda di un Segno, ripercorre le origini del simbolo Serpenti, mostrando il suo profondo impatto nella storia umana attraverso riferimenti alla mitologia greca e alle antiche leggende cinesi.

Tra le opere più suggestive spicca Seeds of Light, un’installazione dell’artista multimediale Wu Junyong, ispirata alla figura del serpente nella cultura cinese e al bastone di Asclepio della tradizione greca. La fusione tra civiltà diverse si riflette anche nell’opera Zhu Long (Candle Dragon) dell’artista Wu Jian’an, che integra simboli serpenteschi e tradizioni millenarie in un’unica creazione contemporanea.

Il secondo capitolo, Plasmare la Sinuosità, è un omaggio all’artigianato di lusso di Bvlgari, con una selezione di gioielli storici e moderni della collezione Serpenti. Questi pezzi, frutto di un’eccezionale maestria artigianale, riflettono l’evoluzione stilistica e tecnologica della maison, dal sistema Tubogas alle creazioni più innovative.

Tra le novità più attese della mostra di Pechino, vi è la presentazione in anteprima degli orologi Tadao Ando × Serpenti Tubogas. Questa collaborazione rappresenta un incontro tra arte e design, con Ando che ha reinterpretato l’orologio Serpenti in chiave architettonica. Le spirali metalliche della collezione evocano i cambiamenti stagionali della natura, tema caro all’architetto giapponese, che ha lavorato con materiali pregiati come l’avventurina verde e la madreperla.

La mostra culmina con una serie di installazioni interattive, tra cui Snake Scales Mirror di Daniel Rozin, che invita i visitatori a giocare con il riflesso delle scaglie di serpente proiettate sulle pareti, e Golden Theatre dell’artista Liu Jiayu, una videoinstallazione che cattura l’essenza trasformativa del serpente attraverso immagini evocative e suggestive.

Un tributo alla cultura cinese

Il viaggio di Serpenti Factory si conclude con un omaggio alla cultura cinese e alle sue tradizioni artigianali. Il capitolo IV della mostra mette in luce l’antica tecnica della tessitura del bambù, reinterpretata dall’artista cinese Qian Lihuai, che ha creato una scultura astratta utilizzando questa tecnica secolare.

Infine, la mostra si chiude con Ring of Life dell’artista Yang Yuanyuan, un’opera ispirata all’uroboro, il serpente che si morde la coda, simbolo di eternità e rinascita. L’iconografia del serpente, con il suo potere trasformativo, continua ad affascinare generazioni di amanti del lusso. Ispirata a miti e leggende, la collezione Serpenti di Bvlgari rimane un simbolo di eleganza, maestria artigianale e innovazione. Il serpente, come la maison che lo celebra, cambia pelle e si adatta ai tempi, senza mai perdere la sua anima ancestrale e il suo fascino magnetico.

Con il gran finale di Pechino, Bvlgari conclude in bellezza un viaggio straordinario, confermando ancora una volta la potenza e l’attualità di un’icona senza tempo.

+ posts

Condividi