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Savoir-faire italiano: LVMH celebra l’eccellenza dell’artigianalità

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L’artigianato italiano continua a essere riconosciuto come un simbolo di eccellenza, e LVMH, con la sua attenzione al savoir-faire, ha recentemente premiato i migliori artigiani italiani nella seconda edizione del “Premio Maestri d’Eccellenza”. Questa iniziativa, lanciata nel 2014 sotto la guida di Alexandre Boquel, direttore di LVMH Mestieri d’Eccellenza, ha lo scopo di valorizzare la maestria e la creatività che caratterizzano le produzioni artigianali, spesso sottovalutate rispetto alle arti tradizionali.

Il concetto di savoir-faire, pur essendo di origine francese, ha ormai assunto un significato universale. Come afferma Boquel: “L’artigianalità insita nei prodotti di lusso ha un potere di fascinazione inimmaginabile”. In un mondo che tende a glorificare l’arte, l’artigianato spesso non riceve lo stesso riconoscimento per l’alta professionalità e creatività che lo caratterizzano. Con questo progetto, LVMH punta a correggere questa disparità, offrendo una piattaforma per mostrare il talento artigianale, sia all’interno del proprio gruppo che oltre i confini della Francia.

Boquel ha sottolineato come l’interesse per l’artigianalità sia cresciuto notevolmente negli ultimi dieci anni, ampliandosi ben oltre la Francia. Il progetto, infatti, ha esteso la sua influenza a paesi come Italia, Svizzera, Spagna, USA, Giappone, Germania e Cina. L’Italia, in particolare, ha accolto con entusiasmo questa iniziativa, come dimostrano le oltre 500 candidature ricevute per la seconda edizione del Premio Maestri d’Eccellenza, che si è conclusa il 17 settembre 2024 a Milano.

Vincitori della 2° edizione del premio maestri d’eccellenza

Durante la cerimonia tenutasi al Belvedere del Palazzo Lombardia, sono stati premiati quattro artigiani: Antonio Dattis, Rinalda Bonazza, Fabio Molinas e Francesco Ballestrazzi, quest’ultimo insignito del “Premio Creatività”. I manufatti di questi artigiani, insieme a quelli degli altri finalisti, saranno esposti fino al 22 settembre. I vincitori hanno ricevuto un trofeo realizzato da Fabio Ottaviano, incisore di cammei e Maestro Artigiano d’Eccellenza della prima edizione del premio.

L’evento ha avuto come protagonista anche l’artista Fabrizio Plessi, presidente della giuria e noto per le sue installazioni legate ai temi di fuoco e acqua. Plessi ha scelto di integrare i lavori dei finalisti in un’opera d’arte, un grande “wall luminoso”, sottolineando come il mondo dell’artigianato e quello dell’arte siano profondamente connessi.

Loro Piana e un secolo di eccellenza

Uno dei partner principali dell’edizione 2024 è stato Loro Piana, storico marchio italiano con una tradizione centenaria nella lavorazione delle lane. Fondata nel 1924 in Valsesia, Loro Piana è entrata a far parte del gruppo LVMH nel 2013, un’acquisizione guidata da Antoine Arnault, primogenito del patron del gruppo, Bernard Arnault. Loro Piana si distingue per la lavorazione di materie prime di altissima qualità, come cashmere e vicuña, trasformate da artigiani altamente qualificati in capi iconici dell’italian style, tra cui cappotti e giacche.

Il marchio non solo si impegna nella produzione di eccellenze, ma contribuisce anche alla formazione delle nuove generazioni di artigiani, attraverso l’Accademia dei Mestieri, un’iniziativa parte del progetto di formazione di LVMH.

LVMH e il futuro del savoir-faire

Il legame tra LVMH e l’artigianato non si ferma qui. Oltre alla partnership con Loro Piana, LVMH ha in programma di ampliare ulteriormente il perimetro delle sue iniziative legate al savoir-faire. La prossima edizione del Premio Maestri d’Eccellenza vedrà la partecipazione di Thélios, leader nell’occhialeria di lusso con sede nelle Dolomiti. Questo segna un passo significativo per il futuro del progetto, che continuerà a promuovere e valorizzare il talento artigianale.

Tra le altre iniziative legate al mondo del savoir-faire, LVMH ha lanciato nel 2011 le Journées Particulières, un evento che apre le porte degli atelier delle maison al pubblico. Un’altra iniziativa recente è Excellent, un progetto itinerante volto a far scoprire agli studenti il savoir-faire. Per il 2025 è già stato pianificato il tour You&Me in Italia, che toccherà città come Firenze, Roma e Napoli, con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni a queste tradizioni.

Secondo Alexandre Boquel, il savoir-faire non è solo esclusività, ma anche dialogo. La condivisione delle esperienze, infatti, può portare a una crescita collettiva. Un esempio è il progetto dei Virtuosi, che coinvolge circa settanta artigiani interni alle maison del gruppo, riconosciuti per le loro competenze uniche. Recentemente, i Virtuosi hanno partecipato a un weekend a Venezia per visitare Homo Faber, un evento dedicato alle arti e ai mestieri. Boquel ha sottolineato come la competizione, in un contesto di eccellenza condivisa, non possa esistere, poiché la collaborazione è la chiave per un continuo miglioramento.

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