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24 aprile, è Fashion Revolution Day e la moda riparte dall’artigianato

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Ricorre in tutto il mondo il 24 aprile e si chiama Fashion Revolution Day, la giornata mondiale nata dal movimento no-profit globale Fashion Revolution, rappresentato da The Fashion Revolution Foundation e Fashion Revolution CIC. Portavoce di numerose campagne per riformare il sistema moda industriale, il movimento nasce nel
2013 con lo scopo di fare luce sulla necessità di fornire maggior trasparenza nella filiera, ricorrendo proprio nel giorno dell’anniversario del disastro del Rana Plaza in Bangladesh.
Con una produzione attenta alla selezione di materie prime, lenta e su misura, l’artigianato rappresenta, al giorno d’oggi, una possibile alternativa sostenibile alla produzione in
serie
, una delle principali cause dell’inquinamento ambientale e dello sfruttamento della manodopera a basso costo, del lavoro minorile e dello spreco delle risorse. Basti pensare che il lavaggio dei prodotti sintetici ha portato a un accumulo pari a mezzo milione di tonnellate di microplastiche sul fondo degli oceani ogni anno. 1 Oltre a questo problema
globale, l’inquinamento generato dalla produzione di abbigliamento ha un forte impatto sulla salute delle persone locali, degli animali e degli ecosistemi dove si trovano le fabbriche.
Non a caso, infatti, l’artigianato vive oggi un momento di grande rinascita e di riscoperta, soprattutto da parte delle nuove generazioni, più attente e sensibili alle
tematiche ambientali e alla salvaguardia del pianeta. Portavoce di questa nuova generazione di artigiani è TA-DAAN, il primo content e- commerce di artigianato contemporaneo. Nata nel 2020, la startup ha l’obiettivo di portare online il mondo delle piccole botteghe artigiane e riunisce oggi una community di oltre 250.000 persone, di cui il 78% è rappresentato da Millennial e Gen Z, e un network di 5.000 artigiani provenienti da tutta Europa, per l’80% costituito da giovani donne. Spiega Roberta Ligossi, CEO di TA-DAAN: “ìQuesto content nasce con l’intento di avere un impatto sociale, aiutando sia i piccoli artigiani a crescere al di fuori della propria bottega, sia promuovendo una modalità di acquisto e di consumo più sostenibile e consapevole. Tutti gli artigiani presenti su TA-DAAN possono decidere di comunicare la sostenibilità della propria produzione attraverso una serie di criteri 2 , dalla scelta e dall’utilizzo dei materiali al packaging al riciclo e restauro degli oggetti. Infine promuoviamo la manutenzione di ciò che si acquista, attraverso, ad esempio, workshop e show-crafting di rammendo creativo e kintsugi”.

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